
Borsa: Milano cresce con Europa e banche, giù Cucinelli e Stm

Bene tutto il settore finanziario: Unipol +2,8%, Generali +2,4%
Ultima seduta della settimana positiva per la Borsa di Milano: l'indice Ftse Mib ha concluso in aumento dello 0,96% a 42.646 punti, l'Ftse All share in rialzo dello 0,92% a quota 45.221. Piazza Affari si è mossa in linea con i mercati azionari del Vecchio continente, dove la Borsa migliore è stata nettamente quella di Madrid, che ha chiuso con una crescita dell'1,4% grazie alla forza delle banche e di titoli come Acerinox e Arcelormittal. Positivi anche i listini di Parigi (+0,9%), Francoforte (+0,8%) e Londra in rialzo finale dello 0,7%. Più cauta Amsterdam, comunque in aumento dello 0,4%. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni è piatto: il differenziale ha concluso a 83 punti base sullo stesso livello dell'avvio, con il rendimento del titolo italiano al 3,57%. In aumento dello 0,2% l'euro contro il dollaro a quota 1,169. Sul fronte dell'energia, prezzo del gas in lieve crescita sul mercato di Amsterdam: il future sul metano con consegna a ottobre ha chiuso in aumento dello 0,7% a 32,7 euro al Megawattora. Più forte il petrolio, in crescita dell'1,7% oltre i 66 dollari al barile. In questo contesto in Piazza Affari bene tutto il settore finanziario, con Unipol in aumento finale del 2,8%, Generali del 2,4% e Intesa del 2,2%. Tim è salita dell'1,4% mentre Brunello Cucinelli ha ceduto l'1,7% dopo lo scivolone della vigilia. Il titolo peggiore tra quelli a elevata capitalizzazione è stato Stm che ha perso due punti percentuali nel giorno della scomparsa di Pasquale Pistorio, artefice della fusione tra Sgs e Thomson da cui è nato il colosso dei semiconduttori. A Parigi bene EssilorLuxottica, che ha guadagnato il 2,1% dopo il via libera negli Usa alla vendita delle lenti contro la miopia dei bambini.
F.dAmico--INP