Camilla Falsini firma un'opera di arte pubblica per Carbonia
Al Festival sintetizza il legame tra arte, cinema e comunità
(di Maria Grazia Marilotti) Un tocco di colore in più tra le strade di Carbonia che si ritaglia sempre più un nuovo profilo di città del cinema, fabbrica della settima arte per giovani filmakers. Un'idea che si delinea sulle coordinate di un'opera di arte pubblica e relazionale di Camilla Falsini. La pittrice ed illustratrice romana che dal 2023 firma l'identità visiva del Carbonia film festival, ha scelto l'ingresso con inferriata della Scuola elementare Deledda di via Roma per imprimere la sua traccia contemporaneo e sottrarre alla ruggine e ai segni del tempo, un piccolo angolo della città mineraria. Una città che sempre più grazie alla Cac Carbonia della Società Umanitaria e al suo Carbonia film festival si configura come laboratorio creativo del fare cinema per talenti emergenti e professionisti dell'audiovisivo da tutta Italia, attraverso le residenze artistiche. "Mi piaceva l'idea di dare una nota di bellezza a una parete della città lasciata un po' a se stessa, un luogo vivo, vissuto, attraversato ogni giorno dai bambini di Carbonia e dintorni", racconta all'ANSA Camilla Falsini. L'opera, che sarà inaugurata mercoledì 5 novembre alle 16:30 dà il via al Carbonia Film Festival 2025, cinque giorni di cinema e incontri dal 5 al 9 novembre. Al pubblico l'artista presenterà la sua nuova opera permanente donata a Carbonia. Attraverso un gioco di linee nette e tonalità decise blu, rosso, giallo, verde, col suo tratto d'autrice riconoscibile Camilla Falsini restituisce l'immagine di uno spazio accogliente e che vibra di quotidianità. Tra storie, architetture, persone, comunità, strade, percorsi, l'opera grafica diventa quasi un racconto visivo sul legame tra arte, cinema e comunità. Camilla Falsini ha un'esperienza ventennale nel campo della editoria, grafica e street art. Ha firmato opere create con il contributo di Netflix, Lavazza, Iliad, Zalando, illustrazioni per diverse testate tra cui Vanity Fair e Washington Post, e numerose opere murali presenti in città come Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo e Bologna. A Carbonia lascerà un'opera dedicata alla città e che richiama suggestioni e temi delle sue opere di grafica create per i cartelloni del festival. Un ideale viaggio tra l'architettura razionalista, i paesaggi urbani e minerari, ancora, le migrazioni, lo spostarsi da un luogo all'altro per necessità o desiderio di confronto, e il cinema, come atto di visione collettiva e strumento di rilancio del territorio. "Un personale omaggio a un luogo che ho imparato a conoscere attraverso il mio lavoro - conclude - e che si è svelato anno dopo anno col suo fascino non ostentato discreto e una sorprendente forza comunicativa".
H.Zampino--INP
