
Premio Paganini, tre giovani asiatici alla prova finale

Tra finalisti una 'bimba' coreana di 15 anni
Una ragazza giapponese di 22 anni, un ragazzo cinese di 17 e una 'bimba' coreana di 15 anni si contenderanno sabato pomeriggio il "Premio Paganini". Ieri sera, a conclusione della semifinale, la giuria presieduta da Uto Ughi (e formata da Pavel Berman, Pamela Frank, Mihaela Martin, Enzo Restagno, Sayaka Shoji e Ulf Wallin) si è riunita per scegliere fra i sei candidati i finalisti individuandoli in Rino Yoshimoto (Giappone, 2003), Aozhe Zhang (Cina, 2008) e Hiun Seo Kim (Corea del sud, 2010). Colpisce la giovanissima età di tutti e tre i concorrenti che oggi e domani proveranno con l'orchestra i due concerti scelti per l'ultima, impegnativa prova. Impegnativa davvero perché affrontare nella stessa serata un Concerto di Paganini e un concerto di altro autore è come scalare l'Everest. Sabato dunque la finale con l'Orchestra del Carlo felice diretta da Philipp von Steinaecker. Tutti e tre i concorrenti hanno scelto, per Paganini, il n. 1 M.S.21. Per quanto riguarda l'altro concerto Rino Yoshimoto, dunque, eseguirà l'op. 77 in re maggiore di Brahms, mentre Aozhe Zhang e Hyun Seo Kim hanno optato per l'op.35 in re maggiore di Cajkovskij. Al termine delle esecuzioni, la Giuria decreterà il vincitore che riceverà una somma di 30.000 euro e una serie di concerti-premio in Italia e all'estero. Inoltre, domenica, alle 18, con l'Orchestra del Teatro parteciperà a un concerto di gala benefico (a favore del Gaslini), ripeterà il Concerto paganiniano della finale ma per l'occasione potrà suonare il mitico Cannone, il violino di Paganini.
G.Palmiero--INP