
Burning beauty, i Campi Flegrei tra emergenza e meraviglia

Luigi Pingitore prepara un docu, 'uso anche il crowdfunding'
In questo ultimo periodo "si parla dei Campi Flegrei, dove ho scelto di vivere, solo per gli eventi bradisismici e vulcanici sempre più ricorrenti. Il mio intento è dire che esiste questo fenomeno, ma c'è anche tanto altro, Voglio allargare lo sguardo, far conoscere un territorio che è davvero un unicum al mondo, il più grande museo a cielo aperto del Mediterraneo, ed un probabile prossimo patrimonio Unesco perché c'è questa candidatura". Così Luigi Pingitore, spiega all'ANSA cosa vuole raccontare in Burning Beauty, documentario dedicato all'area vulcanica campana che include i comuni di Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Quarto, Giugliano e parte della città di Napoli. Un territorio con circa 800 mila abitanti, che racchiude anche un immenso patrimonio artistico, storico, mitologico e naturale. Il film non fiction di Persona Produzioni, nato in collaborazione con il Parco Archeologico di Cuma, sarà realizzato con alcuni patrocini, partner (come Campi Flegrei Active), sponsor e anche attraverso il crowdfunding, lanciato su Produzioni del basso. "Ho sempre lavorato con produzioni tradizionali - spiega il regista napoletano, già autore fra gli altri del documentario Jago into the white, sullo scultore italiano Jago - stavolta facciamo un esperimento diverso. Non ho voluto partner produttivi tradizionali perché il loro interesse era focalizzato solo sul raccontare la tragedia e il pericolo". Pingitore invece non vuole fare "il turista del dolore, non mi interessa parlare solo dell'emergenza, che comunque è molto reale". Nel caso di una catastrofe come "un'eventuale eruzione, che per adesso non è prevista ma potrebbe accadere, sarà primario mettere in salvo le persone, ma bisogna ricordare pure che rischiamo vengano spazzati via luoghi dove c'era l'Ade secondo Virgilio, dove trovi la grotta della Sibilla; anche Goethe nel suo viaggio in Italia arrivò da queste parti; ci sono 25 luoghi di attrazione culturale straordinaria, dalla Piscina Mirabilis all'anfiteatro Flavio". Pingitore, che inizierà le riprese in estate, definisce il documentario "un viaggio sospeso tra paradiso e inferno. C'è chi sta lavorando per salvaguardare persone e luoghi dalla minaccia ma c'è anche la meraviglia di un territorio che ha più anime".
L.Gallo--INP