
Per il supercalcolo in arrivo 20milioni di euro l'anno

Per l'Icsc, dal ministero per l'Università e la Ricerca
Dopo tre anni di grandi investimenti grazie al Pnrr, il mondo del supercalcolo italiano punta a crescere nei prossimi anni: sono già previsti circa 20 milioni l'anno dal ministero dell'Università e Ricerca e ulteriori risorse, almeno 10 milioni, da progetti. Lo ha detto Antonio Zoccoli, presidente dell'Icsc - Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data and Quantum Computing, a conclusione del Meeting annuale che si è svolto all'Isola d'Elba. "Per i prossimi tre anni abbiamo già dei finanziamenti garantiti molto consistenti, oltre le quote dei soci, e un finanziamento del Mur di 80 milioni l'anno da dividere fra tre centri nazionali. Ragionevolmente possiamo attenderci circa 20 milioni l'anno", ha detto Zoccoli riferendosi all'Icsc I. Istituito grazie a fondi Pnrr da 320 milioni, il centro Icsc è nato nel 2022 con l'obiettivo di realizzare una rete nazionale di supercalcolo, sviluppare nuove generazioni di ricercatori nel settore e favorire la nascita di progetti e imprese capaci di sfruttare le capacità offerte dai supercomputer. Proprio l'avvicinarsi della fine dei fondi Pnrr ha spinto si dall'inizio Icsc a ideare nuove soluzioni di ricerca di fondi per il futuro: "ai finanziamenti Mur - ha proseguito Zoccoli - si aggiungono anche circa tra 10 e 20 milioni l'anno da progetti nazionali e internazionali e tutto quel che può derivare dall'uso della nostra infrastruttura di calcolo a realtà e aziende esterne".
R.Accetta--INP