Tumore seno, breast unit cruciali per terapie personalizzate
Sono 280 in Italia, 'garantiscono assistenza multidisciplinare'
In Italia nell'80% dei centri oncologici è presente una Breast Unit per il trattamento multidisciplinare del tumore del seno. Sull'intero territorio nazionale, queste strutture sanitarie, sono 280 e sei su dieci affrontano ogni anno più di 200 nuovi casi. Le Unit devono garantire assistenza sanitaria alle 925mila donne che in Italia vivono con una diagnosi di neoplasia mammaria. Sono questi alcuni dati presentati oggi a Roma nel corso del convegno 'Le Breast Unit per il Benessere delle Pazienti' organizzato dalla Fondazione per la Medicina Personalizzata (Fmp), a cui hanno partecipato anche 12 associazioni di pazienti. "Le Breast Unit sono le uniche strutture sanitarie che possono davvero garantire la necessaria assistenza multidisciplinare e multiprofessionale - sostiene Paolo Marchetti, presidente della Fmp -. Il cancro del seno è una malattia molto complessa la cui incidenza è in crescita in tutti i Paesi Occidentali. A livello mondiale è il secondo tumore più diffuso e si stimano 2,3 milioni di nuovi casi ogni anno. Oggi siamo in grado di riconoscere e trattare i diversi sottogruppi di patologia con terapie e trattamenti personalizzati. Anche a causa di questa ampia eterogeneità si rende indispensabile la gestione di ogni singola neoplasia da parte di una squadra di operatori sanitari con competenze diverse". "Bisogna abbracciare un modello nuovo in cui la donna è affiancata dal medico curante e con lui condivide consapevolmente le scelte terapeutiche e di percorso - sottolinea Andrea Botticelli, responsabile della Breast Unit del Policlinico Umberto I di Roma -. È questo il modello di cura multidisciplinare che deve essere promosso in tutte le Breast Unit italiane. Sono dei luoghi di cura ma anche di relazione, ascolto e crescita condivisa". Sempre nell'ambito del convegno le partecipanti prendono parte nel pomeriggio a laboratori esperienziali di meditazione guidata, mindfulness e arte terapia. "Le donne colpite da carcinoma mammario hanno molte nuove esigenze - aggiunge Giuliana D'auria, dell'Uoc Oncologia Medica interpresidio Sandro Pertini Sant'Eugenio di Roma -. L'assistenza che dobbiamo garantire può avvalersi di nuovi strumenti che sono stati validati da studi e ricerche scientifiche. È questo il caso dello sport che ha dimostrato di essere un valido 'trattamento'. Anche l'alimentazione gioca un altro ruolo importante. Infine, anche l'arte, la cultura e tutto ciò che combatte lo stress può essere utilizzato per aiutare le nostre pazienti".
M.Costa--INP