
Airc, con ricerca sotto attacco è un onore sostenere scienziati

Sironi, da noi 70% fondi ricerca competitiva su cancro in Italia
"È un onore sostenere scienziati e ricercatori in un periodo in cui la scienza e la ricerca sono oggetto di attacco, anche in Paesi insospettabili, dove si tagliano fondi, si licenziano persone. Noi possiamo vedere tale contesto non solo in ottica negativa, ma anche come opportunità per l'Europa, che può invertire la 'fuga di cervelli' tra le due sponde dell'Atlantico e far rientrare nel nostro continente molti scienziati". Queste le parole di Andrea Sironi, presidente di Fondazione Airc per la Ricerca sul cancro, in occasione della celebrazione per i 60 anni dell'ente in corso all'Auditorium della Conciliazione di Roma. Nel corso dell'evento sono stati presentati e discussi i rapporti di Cergas e Censis sul valore e l'impatto prodotto dall'organizzazione in questi 60 anni. "Airc è il principale finanziatore non profit della ricerca oncologica nel nostro Paese: eroga circa il 70% dei fondi totali destinati alla ricerca competitiva sul cancro in Italia - ha sottolineato Sironi -. Questo risultato è frutto di un processo di valutazione rigoroso, affidato a esperti internazionali indipendenti, che garantisce la qualità e la validità scientifica dei progetti finanziati". Dal 1965, ha aggiunto, "abbiamo continuato a sostenere la ricerca oncologica con efficienza e trasparenza, mantenendo i costi di raccolta fondi al di sotto del 15% delle donazioni ricevute, una best practice riconosciuta a livello nazionale e internazionale. La pluralità di soggetti impegnati nel finanziamento della ricerca oncologica è una risorsa preziosa per il nostro Paese. La sfida per il futuro - ha concluso - è costruire un coordinamento sempre più stretto tra i finanziatori, per massimizzare l'impatto degli investimenti e avvicinarci all'obiettivo condiviso: rendere il cancro sempre più curabile".
C.Albano--INP