Studio, 'la ginnastica allevia il rischio demenza'
Università Tasmania, esercizio riduce proteina Gfap nel sangue
Un vigoroso e regolare esercizio fisico riduce il rischio di demenza, identificata di recente come la maggiore causa di morte in Australia da scienziati dell'Università della Tasmania. Lo studio identifica un legame tra l'esercizio e una particolare proteina nel sangue associata alla buona salute del cervello. La ricerca del Dementia Research ed Education Centre dell'ateneo indica che più vigorosi sono gli esercizi, meglio è protetta la salute cerebrale. "Il risultato è significativo perché dimostra per la prima volta come un biomarker basato nel sangue, che è indicativo del rischio di demenza, è associato con un fattore di rischio cruciale, accessibile e modificabile", scrive il ricercatore del Centro, Eddy Roccati. Il progetto mira a stabilire chi ha maggiore probabilità di sviluppare demenza e le maniere per ridurre il rischio. I partecipanti forniscono un campione di sangue ogni due anni e anche una descrizione completa del proprio stile di vita. Per la prima volta degli scienziati hanno potuto osservare quale impatto hanno i vari livelli di attività fisica su una proteina nel sangue chiamata 'serum glial fibrillary acidic protein', o Gfap. La riduzione nella proteina è risultata ancora maggiore nei partecipanti impegnati in forme di esercizio più vigorose. "Attività come correre o nuotare" aggiunge Roccati. Lo studioso indica 14 fattori di rischio modificabili, fra cui interazione sociale, dormire bene, e ridurre lapressione del sangue sono tra le maniere per ridurre il rischio di demenza. Colesterolo alto, perdita di udito, obesità e fumo aumentano la probabilità di contrarre la condizione. "Se si possono misurare i biomarker nel sangue il più presto possibile, si può avere un'idea del rischio di demenza dopo 10 o 15 anni", scrive Eddy Roccati.
A.Imbrogno--INP