
Cnel-Unioncamere, nel primo semestre 2,9 milioni di posti

A trainare la crescita sono soprattutto i servizi. Giù edilizia
Le imprese programmano entrate lavorative pari a 2,94 milioni di contratti nel primo semestre del 2025, con un aumento del 2,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. E' quanto emerge dal primo "Report sul mismatch tra domanda e offerta di lavoro in Italia - I semestre 2025", realizzato da Cnel e Unioncamere. A trainare la crescita del numero di contratti sono soprattutto i settori dei servizi, che rappresentano il 72% del totale delle entrate previste. In particolare, si evidenzia come i comparti del turismo, alloggio e ristorazione e del commercio, che da soli contano 1,078 milioni di entrate, presentano una dinamica molto positiva con un incremento su base annua pari, rispettivamente, al 12,5% e al 6,9%. Nei settori a più elevato tasso di innovazione, ICT e servizi avanzati di supporto alle imprese, è previsto un numero di entrate complessive pari a 206mila, con un significativo decremento percentuale su base annua (-13,4% per ICT e - 8,8% per servizi avanzati). Le imprese che appartengono al settore industriale, comprese le costruzioni, riducono il numero delle entrate rispetto primo semestre dell'anno precedente. La contrazione più elevata in valore assoluto si registra nelle industrie metalmeccaniche ed elettroniche che riducono il fabbisogno di 28mila contratti.
F.dAmico--INP