
Gb a crescita zero in luglio, nuove pressioni sul governo Labour

La sterlina ha perso lo 0,2% sul dollaro
L'economia del Regno Unito ha registrato una crescita zero in luglio, dopo un forte calo della produzione industriale e rispetto all'aumento del Pil dello 0,4% di giugno, in linea con le aspettative di un inizio più lento della seconda metà del 2025, come emerge dai dati dell'Ufficio nazionale di statistica (Ons). Si tratta comunque di un nuovo indicatore allarmante per il governo laburista di Keir Starmer già alle prese con una serie di risultati deludenti, dalla crescita dell'inflazione ai livelli record di indebitamento pubblico, oltre ai problemi politici per la compagine di maggioranza, dopo il siluramento dell'ambasciatore negli Usa Peter Mandelson per le nuove rivelazioni sullo scandalo Epstein e il radicale rimpasto seguito alle dimissioni di Angela Rayner dal ruolo di vicepremier. "Sappiamo che c'è ancora molto da fare per stimolare la crescita, perché, sebbene la nostra economia non sia in crisi, sembra bloccata", ha dichiarato un portavoce del Tesoro in una nota. Il dato di oggi ha avuto immediate ricadute sulla sterlina che ha perso lo 0,2% sul dollaro Usa. "La stagnazione del Pil reale a luglio dimostra che l'economia sta ancora faticando a riprendere slancio dopo l'impatto negativo dei precedenti aumenti delle tasse e a fronte di possibili ulteriori rincari fiscali con la nuova manovra finanziaria d'autunno", ha detto Paul Dales, capo economista nel Regno Unito di Capital Economics.
M.Lombardi--INP