
Borsa: Europa tiene nel finale, New York indecisa, Milano +0,9%

I timori su nuovi attriti Usa-Cina sui dazi frenano i microchip
Riducono il rialzo nel finale le principali borse europee, con i listini Usa contrastati (Dow Jones +0,18% e Nasdaq -0,55%). A cedere è il comparto dei semiconduttori, per i timori di un riacuirsi della guerra commerciale tra Usa e Cina. Francoforte (+1,33%) si conferma in testa, seguita da Milano (+0,9%), Madrid (+0,8%) e Parigi (+0,5%), mentre Londra -0,07%) gira in negativo. Risale a 98,2 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano che cede 2,3 punti al 3,5% e quello tedesco in rialzo di 0,5 punti al 2,51%. Scende il dollaro sotto 0,87 euro e a 0,74 sterline insieme all'oro (-0,58% a 3.355,52 dollari l'oncia). In lieve calo il greggio (Wti -0,29% a 74,92 dollari al barile), più debole invece il gas (-1,75% a 40,92 euro al MWh). Invertono la rotta i produttori di semiconduttori, che girano al ribasso sui timori di una ripresa delle tensioni sui dazi tra Usa e Cina. Becede il 2,7%, Asml l'1,1% ed Stm si porta in parità. Rallenta Stellantis (+0,75%), che smentisce indiscrezioni di stampa sulla possibile cessione di Maserati. Proseguono gli acquisti sui bancari Bper (+2,52%), Commerzbank (+2,4%), Mps (+2,13%), Mediobanca (+1,85%), Santander (+1,84%), Popolare Sondrio (+1,78%), Intesa (+1,15%) e Unicredit (+1,05%). Fiacca Banco Bpm (-0,1%). Rimbalza Tim (+2,7%) che doppia i rivali del settore, mentre cedono i petroliferi Bp (-1,88%), Shell (-0,76%), e TotalEnergies (-0,3%) resiste Eni (+0,14%)
F.Ciambrone--INP